Guidelines Retail Stagione 2025 - Tutto quello che ti serve sapere, a portata di clic!
Questo manuale è la tua guida indispensabile al mondo Manebì: regole chiare, buone pratiche e comportamenti da adottare per crescere, brillare e rappresentare al meglio il brand.
Leggilo, mettilo in pratica e usalo ogni giorno come alleato per puntare all’eccellenza — perché il successo inizia da chi sa come raggiungerlo.
Insieme, come una vera squadra, diventiamo più forti stagione dopo stagione.
Storytelling del brand e caratteristiche tecniche: ognuno di voi è anche un brand ambassador
Un adeguato storytelling del brand e dei relativi prodotti rappresenta un elemento fondamentale nell’attività di vendita, che avvalora il prezzo dei prodotti, impreziosisce il brand, crea curiosità e fidelizza i clienti in modo consapevole.
Tra gli elementi che durante la vendita assistita devono essere sempre correttamente citati vi sono, a titolo esplicativo e non esaustivo:
- origine italiana del brand;
- origine di produzione del bene ed artigianalità del medesimo;
- materiali e composizione;
- metodologie di produzione;
- ispirazione;
- possibili utilizzi del prodotto, oltre a quello più immediato;
- possibili accostamenti ad altri prodotti presenti in negozio;origine e storia di Manebì;
- dettaglio del network dei negozi (quanti sono e dove sono), menzionare specialmente quelli nella località più famose a livello
internazionale quali Capri, Portofino, Taormina, Porto Cervo,Mykonos, Ibiza, Saint Tropez, Cannes;
- menzione del sito online, capace di evadere ordini worldwide;
- menzione di una rete di più di 500 rivenditori wholesale in tutto il mondo (tra cui i più famosi department store del mondo come Harrod’s, Saks Fifth Avenue, Neiman Marcus, Macy, etc etc);
- elenco dei servizi al cliente: sostituzioni, chat di supporto online 7 giorni su 7 disponibile sul sito manebi.com, possibilità di cambio in altri negozi.
Si prega di fare riferimento al book dedicato allo storytelling per qualsiasi dettaglio risultasse utile e / o necessario.
Qualora necessitiate di maggiori informazioni, su vostra sponte o su richiesta del cliente, non esitate a contattare il team centrale: ci fa solo piacere tastare la vostra curiosità per il brand e i relativi prodotti, curiosità che magari possono derivare da domande ricorrenti dei clienti e che quindi possono arricchire e rendere ancora più efficiente lo storytelling.
Non sono ben visti continui e ripetuti errori e mancanza di precisioni in merito alla composizione e all’origine dei prodotti.
Accoglienza e servizio al cliente, come tutto deve iniziare: sorriso e educazione
L’accoglienza e il servizio al cliente rappresenta e deve sempre rappresentare il perno fondamentale dell’attività di vendita. Il
successo di ogni punto vendita, così come dell’azienda stessa, si basa sui clienti medesimi, quindi ogni cliente, sia il primo che l’ultimo ad entrare un minuto prima della chiusura deve essere servito col massimo dell’educazione, simpatia, cordialità, professionalità e sufficiente distacco emotivo: ogni persona che entra in negozio potrebbe rivelarsi il migliore cliente di sempre.
Pertanto, si riportano di seguito alcune regole di condotta basiche, da applicare sempre durante l’attività di vendita e da arricchire tramite la propria esperienza personale, sempre preziosa fintanto che non sfocia in condotte del tutte personalizzate e fuori dagli schemi imposti:
- ogni cliente che entra, lo si deve cordialmente sempre salutare con un “buongiorno / buonasera, benvenuti“. Il saluto al cliente è fondamentale e tassativo, sempre. Non salutare il cliente che entra è segno di massima maleducazione e non rispetto, e purtroppo abbiamo ricevuto molte review negative in merito a questo. Intollerabile che chi contribuisce al successo dell’azienda non venga salutato. Si precisa che presso tutti i punti vendita italiani il primo saluto deve avvenire in lingua italiana: si passerà poi, in un secondo momento, a dialogare nella lingua specifica del cliente;
- non appena un cliente entra in negozio, qualora l’addetto vendite sia occupato in altre attività, il medesimo le deve interrompere o terminare nel più breve tempo possibile (a seconda di cosa stia facendo e delle urgenze), per dedicare la massima attenzione al nuovo potenziale cliente. Fa eccezione ovviamente il caso in cui l’addetto vendita si trova occupato in un’altra vendita, in questo caso l’addetto vendite, oltre a salutare cordialmente (questo sempre) il cliente, aggiungerà un “dia pure un’occhiata e sono da lei il prima possibile”, cercando poi di ricavarsi un minimo spazio per gestire al meglio due vendite in contemporanea;
- una volta che il cliente è entrato e cordialmente salutato, dopo qualche attimo lo si approccia con un classico “quando ha bisogno di qualcosa, se desidera provare qualcosa o avere qualche informazioni, non esiti a chiedere” o “dia pure un’occhiata e non esiti a chiedere qualunque cosa, rimango a sua disposizione”. Il nostro cliente tipico,a meno che venga con le idee molto chiare (e dipende da punto vendita a punto vendita), ha bisogno di un attimo di tempo per visionare, sbirciare, toccare e in parte convincersi da solo. Durante tutta questa fase interlocutoria e di attesa, l’addetto vendite si deve mantenere distante ma vicino al cliente: non gli deve stare eccessivamente appresso, atteggiamento mai gradito, ma deve essere sempre super
reattivo e disponibile, dietro l’angolo, qualora il cliente abbia qualcosa da chiedere o voglia provare qualcosa;
- durante questa fase è interlocutoria, è bene anche sempre controllare il cliente a distanza: ciascuno addetto vendite è responsabile della merce che si trova in negozio, il che non significa che si debba atteggiare quale un carabiniere considerando sempre che il cliente è sempre libero di toccare e prendere dagli scaffali quello che vuole (incluso fare fotografie). Tuttavia, l’addetto vendite deve essere sempre attento a notare atteggiamenti sospetti;
- durante questa fase interlocutoria, l’addetto vendite non deve forzare una conversazione a tutti i costi con il cliente; né l’addetto vendite né il cliente sono lì per parlare, bensì il primo per servire il cliente e vendere e il secondo, si spera, per comprare;
- durante questa fase interlocutoria, è bensì possibile, e proficuo, stimolare l’interesse e la curiosità del cliente con un breve e possibile storytelling;
--> “è la prima volta che entrate da Manebì?”
--> “conoscevate già il brand?”
--> dettagli di massima sull’origine del brand: brand nato in Italia, produzione artigianale dislocata tra Spagna, Italia, Madagascar;
--> informazioni sul network retail: “lo sapete che abbiamo negozi anche in …?”
--> mostrare la più ampia colleziona disponibile sul sito;
--> indicare e mostrare al cliente una parte del negozio non immediatamente visibile dedicato all’uomo, o al beachwear, o a qualche altra nicchia di prodotto.
Per un migliore storytelling si faccia riferimento all’apposito book;
- durante la vendita, il cliente deve essere servito e assecondato con professionalità in tutte le sue richieste. Se vuole provare 120 costumi, ne ha diritto e voi avete il dovere di eseguire. Espressioni di noia, stanchezza, insofferenza sono assolutamente da evitare (si avrà tempo di sfogarsi nel caso in un momento successivo, nell’isolazione del magazzino);
- l’addetto vendite non deve trattare il cliente con fretta, anche qualora vi fossero altri clienti in attesa. Nessun cliente vuole e vorrà mai essere trattato di fretta. Bensì, l’addetto vendite deve essere
rapido: rapido a capire le taglie giuste, rapido a trovare la merce emetterla a posto, rapido nel muoversi nel negozio, rapido a fare cassa, rapido nel sapere i prezzi degli articoli e anche flessibile nel servire due clienti alla volta, senza che questo vada ad impattare sulla qualità del servizio;
- sia in caso di vendita che in caso negativo, l’addetto vendite deve fare il possibile per fidelizzare il possibile cliente: magari non questa volta, ma, se l’esperienza è positiva, potrebbe tornare e comprare. Per una adeguata fidelizzazione, professionalità gentilezza, simpatia e storytelling sono cardini fondamentali. Importante anche la registrazione nel nostro CRM;
- occorre sempre citare la possibilità di ordinare un articolo non fisicamente presente in negozio, con spedizione al medesimo punto
vendita o al domicilio del cliente, senza alcun costo di spedizione e
possibilità di sostituzione. In tale senso, si può facilmente fare visionare al cliente la collezione completa come da sito online;
- sia in caso di vendita che in caso negativo, l’addetto vendite deve sempre provare a registrare il cliente, per la fidelizzazione del medesimo (vedasi paragrafo dedicato);
- la professionalità del servizio al cliente si dimostra anche nell’attività di post sales, qualora il cliente chiami o ritorni per problematiche quali sostituzione taglie, articolo difettoso, spedizione in ritardo. Occorre essere sempre preparati su qualsiasi aspetto (vedasi paragrafo dedicato).
Si invita a rispettare le suddette regole sempre e a far valere la preziosissima esperienza personale di ciascuno di voi la quale, tuttavia, non deve mai sfociare in condotte e comportamenti eccessivamente personalizzate.
Customer Care in store: prendiamoci cura al meglio di ogni cliente
Ogni addetto vendita, coerentemente alla propria funzione principale, deve essere in grado di svolgere anche una adeguata attività di customer care in store, andando a gestire richieste / lamentele di eventuali clienti fisici avanzate direttamente al personale del singolo store, che possono riguardare tematiche inerenti allo store e a vendite ivi concluse oppure ad altre tematiche (e.g. ordini ecommerce).
Ribadendo la necessità di trattare tali clienti con il massimo della gentilezza e professionalità, si invita il personale del negozio a cercare di gestire queste richieste in primis in autonomia e prontamente, con eventuale supporto del team centrale: si cerca di capire quale sia il problema / richiesta e si capisce se si ha già la possibilità di rispondere o come si può reperire la risposta nei modi e nei tempi migliori.
E' vietato in ogni caso rispondere subito al cliente con un invito a contattare direttamente lui/lei il customer care: crea confusione nel cliente e insoddisfazione per l'aiuto mancato. Riteniamo che nessuno di voi apprezzi di recarsi in un negozio per reperire informazioni e uscirne senza averne ottenuta mezza: cerchiamo quindi di garantire al cliente il trattamento che ciascuno di noi vorrebbe ricevere, sia nei toni che nei modi che nelle informazioni fornite.
Per essere più precisi, per qualsiasi richieste inerente:
- ritardi di consegna di un articolo comprato presso un punto vendita fisico ma spedito da Gruppo Sinergia / da un altro negozio;
-tracking spedizione di un articolo comprato presso un punto vendita fisico ma spedito da Sinergia / altro negozio;
- dubbi su pagamento / prezzi / applicazione sconti;
- registrazione clienti;
- eliminazione registrazione clienti;
- policy sostituzione e rimborsi in store;
- policy sostituzione e resi online;
- eventuali difetti di articoli comprati in store e online;
- pulizia dei prodotti;
- contatto con ufficio centrale;
- informazioni su apertura / orari di altri punti vendita;
- contatto con il personale di altri punti vendita
Il personale del punto vendita è responsabile nella gestione di queste richieste per cui non deve essere richiesto intervento di Erika e nemmeno può essere detto al cliente di scrivere / chiamare direttamente Erika (per mail o whatsapp).
Ovviamente il personale vendita può avvalersi del team centrale (Paolo, Marco, Gabriele, Francesca), prendendo il dovuto tempo o riservandosi di contattare personalmente il cliente una volta ottenuta la risposta. Tuttavia, si ribadisce come sui punti precedenti, non si può nuovamente ribaltare l'onere della ricerca di supporto sul cliente, il quale viene in negozio in cerca di supporto.
Si precisa come il personale vendita deve essere in grado in ogni caso di riconoscere (col supporto team centrale retail, sempre reperibile per simili situazioni) la presenza di difetti anche su prodotti comprati online. Ugualmente, il personale vendita deve essere a conoscenza di procedure online quali resi, rimborsi, sostituzioni, spedizioni.
Diversamente per richieste inerenti:
- ritardi di consegna di un articolo comprato online su sito manebi.com;
- tracking spedizione di un articolo comprato online su
sito manebi.com;
- dubbi su pagamento / transazioni avvenute online su sito manebi.com;
- resi e rimborsi inerenti acquisti avvenuti online su sito
manebi.com;
Per queste casistiche, che riguardano prettamente un altro canale di vendita, l'eCommerce, risulta invece possibile e consigliabile (per accelerare i tempi di risoluzioni delle casistiche e in quanto in negozio non si possono recepire queste info) invitare il cliente a contattare il nostro customer care interno, ovvero Erika alla mail support@manebigroup.com oppure al numero +39 345 99 75 355 (disponibile per chiamate dirette o chat whatsapp).
Ogni cliente, anche se non dello specifico punto vendita, richiede e merita di essere trattato al meglio: adoperiamoci per garantire massima soddisfazione e rafforzare la base clienti di Manebì.
Applicazioni di sconti al cliente e scontistiche personali: quanto essere indulgenti o meno verso i clienti più insistenti
Al di fuori di ogni promozione autorizzata volta per volta presso i punti vendita e al di fuori del periodo di saldi così come commercialmente definito e di volta in volta convenuto, è severamente vietato applicare sconti di qualsiasi genere in negozio.
Fidatevi: gli sconti sono investimenti di breve periodo, fanno contento un cliente ora che mai più comprerà a prezzo pieno.
Sono fatte salve le seguenti eccezioni:
- lo sconto è stato comunicato e autorizzato anticipatamente dal team centrale con comunicazione ad hoc;
- vi siano promozioni attive e applicate anche presso il canale retail, presso tutti i punti vendita;
- l’articolo in vendita presenta dei difetti di produzione evidenti tale da non pregiudicarne completamente l’utilizzo ma per la cui vendita è necessario applicare una % di sconto: in tal caso si deve comunicare
al team centrale la presenza del difetto a concordare una percentuale di sconto;
- si voglia utilizzare il proprio sconto “Family&Friends” con la più ristretta cerchia di amici e parenti: anche in tal caso se ne deve dare comunicazione al team centrale per approvare in anticipo la % di sconto e darne giustificazione nelle note di Shopify.
L’applicazione di qualsiasi sconto deve essere giustificata con apposita specifica menzione nelle note di Shopify e il relativo beneficiario deve essere registrato, per avere traccia e database.
Qualsiasi altra applicazione di sconti è severamente vietata: nel caso di clienti particolari o top clients, si deve contattare prontamente il team centrale, nel caso si voglia applicare uno sconto o ci si aspetta che li cliente lo possa richiedere con insistenza.
È severamente vietato altresì applicare sconti a clienti che si presentano come amici dei titolari dell’azienda (a meno che ne sia stato anticipato l’arrivo o li conosciate direttamente e vi ricordiate lo sconto concordato): qualsiasi presunto amico dei titolari deve essere comunicato dal team centrale, altrimenti loro stessi devono cercare di contattare la persona di riferimento per confermare lo sconto (lo stesso nel mentre lo deve fare anche il personale di vendita contattando su whatsapp il team centrale, essendo questa una comunicazione urgente). In assenza di qualsiasi conferma, è severamente vietato procedere a qualsiasi sconto.
L’inosservanza di queste regole, ovvero l’applicazione totalmente arbitraria di sconti, sarà oggetto di richiamo formale. In merito agli sconti, la rigidità delle regole deriva non tanto dalla volontà di mettere limiti alla libertà di azioni dei singoli assistenti vendita, ma bensì dalla necessità di rispettare ed elevare il branding di Manebì e di uniformare gli standard tra i vari punti vendita: per questo, meno se ne fanno meglio è. Atteniamoci quindi a quanto sancito dal presente paragrafo.
Si precisa infine come il personale di vendita ha diritto a due tipologie di sconto, che riteniamo rappresentino un prezioso benefit di cui usufruire:
- acquisti personali: sconto del 50%, da usare con la dovuta parsimonia, su tutti i prodotti presenti in negozio (eccezione fatta per
i prodotti Happy-nes, dove la precentuale di sconto è pari al 30%, e degli occhiali da sole Kopajos, per cui la percentuale di sconto è pari al 40%, previa autorizzazione del team centrale (anche per questioni di ottimizzazione dello stock). Tutti i prodotti acquistati facendo utilizzo di questi sconti devono essere scaricati a zero e regolati a fine stagione: se ne deve dare menzione nelle note di Shopify POS, conservare gli scontrini e mandare la lista al team centrale a mezzo mail;
- acquisti di “Family&Friends”: sconto compreso tra il 15% e il 30% a seconda dei casi e da concordare preventivamente e prontamente col
team centrale. Questi sconti, che si invita ad usare con la dovuta parsimonia, sono rivolti a vostri amici e / o familiari che acquistano in negozio non tramite il vostro sconto personale del 50%. Ovviamente, se ne deve dare dovuta menzione nelle note di Shopify POS (si deve registrare per forza il cliente che ne gode e specificare menzione nelle note, es. “sconto Family & Friends di “nome addetto vendite”).
Eventuale eccedenza nell’utilizzo di questi sconti sarà oggetto di adeguate verifiche da parte del team centrale.
Registrazione dei clienti: rendiamo sempre più grande la famiglia Manebì
Registrare il cliente – o anche solo un potenziale tale – è una pratica fondamentale per Manebì. Non è un passaggio da saltare o da proporre solo a volte: va fatto sempre, con convinzione. È un gesto rapido, ma strategico, che contribuisce concretamente alla crescita della nostra community e al rafforzamento del brand.
Va proposto al termine della vendita, in fase di pagamento, raccogliendo nome, email e/o numero di telefono. Se si tratta di una spedizione a domicilio, anche l’indirizzo completo. Il cliente ha sempre la libertà di scegliere se ricevere comunicazioni marketing: in base alla sua decisione, va selezionato il tag corretto nel sistema:
- #DOS: qualora il cliente si registri ma non accetta comunicazioni di marketing;
- #DOS Marketing: qualora il cliente si registri ma non accetta comunicazioni di marketing.
Importante ricordare che il sistema Shopify POS è completamente conforme al GDPR.
Questa registrazione, oltre a rafforzare la relazione con il cliente, ha un valore pratico importante: permette di gestire anche eventuali cambi senza scontrino, ed è proprio questo uno degli argomenti chiave che potete usare per motivare il cliente.
Vi chiediamo di farne un’abitudine, di tenerlo a mente ogni giorno. Registrare il maggior numero possibile di clienti è una responsabilità condivisa: semplice, ma cruciale per la crescita di tutti.
Conversazioni in negozio: leggerezza sì, ma con rispetto e professionalità
In store è fondamentale lavorare in un clima sereno, aperto e collaborativo. Crediamo in un ambiente dove il lavoro si possa affrontare anche con il sorriso, in squadra, con leggerezza. Ma attenzione: questo non significa abbassare il livello di professionalità.
Come a scuola non si parla durante la lezione, allo stesso modo in negozio le conversazioni tra colleghi devono fermarsi alla presenza di clienti. Ogni parola, ogni gesto, ogni sguardo comunica qualcosa. E ciò che vogliamo comunicare è attenzione, cura e rispetto per chi entra.
Anche nei momenti di calma, il tempo va gestito con responsabilità: se non ci sono clienti, il focus deve spostarsi su attività utili come riordinare, pulire, sistemare il magazzino, preparare la merce. Parlare tra colleghi va bene, certo, ma senza mai perdere di vista le priorità.
Si ricorda inoltre che:
- va mantenuta la massima confidenzialità su ruoli, posizioni e trattamenti del personale;
- non è mai opportuno parlare di questioni personali in presenza di clienti;
- ogni conversazione tra colleghi va interrotta immediatamente all’ingresso di un cliente;
- è assolutamente vietato parlare dei clienti, soprattutto in modo negativo o pettegolo, in presenza di altri.
Il rispetto di queste regole non è facoltativo. Ogni violazione sarà oggetto di richiamo formale. Il lavoro può – e deve – essere piacevole, ma non a scapito della professionalità. Siamo una squadra, e il rispetto passa anche da qui.
Comunicazioni con il team centrale: sempre in contatto, ma con chiarezza e rispetto
Il dialogo costante con il team centrale è fondamentale per far funzionare bene tutto il retail. Ci teniamo a essere sempre presenti, disponibili, raggiungibili. Ma proprio per questo, è indispensabile rispettare alcune regole di base, che aiutano tutti a lavorare meglio, più veloci e con meno errori.
Siamo sempre pronti a supportarvi, ma dobbiamo farlo in modo ordinato e sostenibile. Ecco quindi come gestire correttamente i contatti:
- il team centrale (Paolo Bagnasco, Gabriele Giovannelli, Marco Bettoni, Francesca Bottani) è a vostra disposizione 24/7 per ogni esigenza, urgente o meno, via mail, WhatsApp o cellulare. Usate questi canali con senso di responsabilità, sapendo che dall’altra parte ci sarà sempre qualcuno pronto a supportarvi:
- Matilde Meoni, per ogni dubbio sull'applicativo Shopify, è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00. Fuori da questi orari, va contattata solo per emergenze vere. Prima di farlo, però, consultate il manuale operativo: molte risposte sono già lì. Evitiamo sprechi di tempo e richieste evitabili;
- per supporto amministrativo e contabile, Claudia d’Uva e Marina Serra sono operative negli stessi orari (lunedì-venerdì, 10:00-19:00). Anche in questo caso, fuori fascia oraria si scrive o si chiama solo per urgenze reali;
- per tutto ciò che riguarda il visual e la disposizione prodotti, le richieste vanno inviate a Gabriele Giovannelli via mail (visual@manebigroup.com) o WhatsApp:
- le comunicazioni relative al rapporto di lavoro (ferie, presenze, permessi, ecc.) devono essere inviate esclusivamente via mail a Francesca Bottani, che si occuperà di trasmettere tutto al consulente del personale con i giusti tempi e modalità;
- per l’evasione ordini omnichannel o il customer care online che coinvolge il punto vendita, riferitevi a Erika Ghirardelli, via mail (support@manebigroup.com) o tramite Slack. È fondamentale controllare con regolarità sia le mail che Slack per evitare ritardi nella gestione delle richieste;
- i gruppi WhatsApp dei punti vendita vanno usati solo per: invio risultati giornalieri (obbligatorio) e comunicazioni urgenti (es. richieste speciali da clienti, emergenze). Tutte le altre comunicazioni operative devono essere inviate direttamente al team centrale o al referente di store, tramite messaggio diretto. Se non ricevete risposta in tempi rapidi, chiamate. Se ancora nulla, passate a un altro membro del team. Mantenere ordine nei canali è fondamentale per non disperdere informazioni importanti;
- per richieste più complesse o non urgenti (resi, richieste clienti, articoli mancanti, problematiche gestionali), inviate una mail ordinata e completa una sola volta al giorno, ai seguenti indirizzi: paolo.bagnasco@manebigroup.com, retail@manebigroup.com; retail.operations@manebigroup.com, visual@manebigroup.com. Si fa riferimento principalmente alle richieste di merce, stili aggiuntivi, richieste clienti, resi di merce, cambi orari, varie ed eventuali: è giusto raccogliere tutte queste richieste in un’unica mail, ordinata, da spedire una volta al giorno, mentre si devono evitare le mille consuete
comunicazioni su whatsapp con rischio di confusioni e duplicazioni. Ovviamente qualora la richiesta sia super urgente e finalizzata al non perdere una vendita, si può sempre optare per una comunicazione a mezzo whatsapp e / o una chiamata.Evitiamo il bombardamento su WhatsApp: una comunicazione chiara via mail è molto più efficace e tracciabile. Ovviamente, per emergenze reali che impattano direttamente sulla vendita, resta possibile usare WhatsApp o la chiamata;
- per problemi tecnici in store (internet, AC, elettricità, umidità, ecc.), rivolgetevi al vostro referente o, in caso di urgenza, a un altro contatto del team.
Il mancato rispetto di queste semplici regole genera confusione, rallenta le risposte e può compromettere il buon funzionamento dei negozi. Chiediamo quindi la massima collaborazione: è un piccolo sforzo per un grande beneficio collettivo. Vogliamo restare in contatto continuo con voi, tutta l’estate e oltre, senza vuoti di comunicazione. Ma per farlo bene serve ordine.
Infine, ricordiamo a tutti che Manebì è una realtà più grande del singolo punto vendita: il team centrale riceve quotidianamente decine di comunicazioni da ogni store. Tempi di risposta più lunghi possono capitare ed è importante considerarli come parte di una gestione corretta e sostenibile. Sollecitare persone non responsabili del tema trattato non è produttivo e va evitato.
Comunicazione dei budget: obiettivi chiari, e supporto totale per raggiungerli insieme
All’inizio di ogni stagione, condividiamo con ciascun punto vendita il budget complessivo stimato, suddiviso per mese. È il nostro modo per lavorare allineati, con obiettivi chiari e condivisi.
I budget – espressi in euro, IVA inclusa – non sono numeri casuali: sono il risultato di un’attenta analisi basata su dati storici, andamento del brand, fase di maturità dello store e altri fattori specifici, come:
- la fase del ciclo di vita del negozio;
- la crescita e la maggiore forza commerciale del brand, il miglioramento e la maggiore penetrazione di alcune categorie e / o di nuove categorie di prodotto;
- altri fattori più specifici in merito a personale, periodo di apertura, condizioni climatiche o congiunturali (che, nel corso dalla o delle stagioni precedenti, potevano avere complicato l’attività commerciale), la distribuzione dei principali ponti e giorni di festività, migliorie strutturali presso i punti vendita.
Tutto questo per darci obiettivi realistici ma ambiziosi, tarati sulla reale potenzialità di ciascun negozio.
Perché è importante ricevere (e rispettare) un budget:
- per essere allineati: il budget è un patto chiaro tra chi lavora in negozio e chi lavora in ufficio. Sapere dove vogliamo arrivare, tutti, aiuta a muoversi nella stessa direzione;
- per motivarci: non è solo un limite da rispettare, ma una base da superare. Il budget serve anche a farvi capire quanto manca per raggiungere il risultato, e quanto conta il vostro contributo quotidiano per arrivarci;
- per misurare l’efficienza reale di ogni punto vendita, e il suo ruolo nel quadro complessivo.
Ovviamente, se durante la stagione emergono fattori straordinari oimprevisti che impattano in modo rilevante e dimostrabile sulle vendite (eventi climatici, disservizi strutturali, assenze prolungate, ecc.), sarà nostra cura valutarli con la massima attenzione e, se necessario, ricalibrare i numeri.
I budget non sono un esercizio teorico: sono la base per lavorare meglio, insieme. Vi chiediamo di farli vostri, di usarli come bussola e leva motivazionale. E vi assicuriamo tutto il supporto necessario, giorno per giorno, per raggiungerli e – perché no – superarli.
Siamo un team. I risultati si costruiscono insieme.
Utilizzo della mail in negozio: non perdiamo mai il filo con l’ufficio
La casella mail di ogni punto vendita è uno strumento essenziale di lavoro, non un accessorio. Tutte le comunicazioni formali del team centrale – salvo le urgenze – passano da lì. È quindi fondamentale che venga controllata ogni giorno, più volte al giorno.
Non leggere le mail non è una scusa: ignorare una comunicazione equivale a ignorare una regola, e questo non è accettabile. Le informazioni che inviamo sono spesso operative, urgenti, a volte anche legate a scadenze o responsabilità. Serve attenzione, serve presenza.
A ogni nostro messaggio via mail, vi chiediamo una risposta di conferma per presa visione. È un piccolo gesto, ma fa una grande differenza per tenere il flusso di lavoro fluido, chiaro e coordinato. Da parte nostra, ci impegneremo a fare lo stesso con le vostre comunicazioni.
Essere reattivi sulla mail è un segno di professionalità e rispetto reciproco. E, soprattutto, è uno dei modi più semplici per lavorare bene, insieme.
Utilizzo di Slack in negozio: il canale più rapido per gestire gli ordini omnichannel
Slack è lo strumento principale attraverso cui il team di Customer Care, in particolare Erika Ghirardelli, comunica con i punti vendita per tutto ciò che riguarda la gestione degli ordini omnichannel.
Proprio perché si tratta spesso di richieste operative e da evadere con rapidità, ogni membro del team è tenuto a controllare regolarmente i messaggi su Slack, rispondere prontamente e confermare la presa visione di quanto ricevuto – esattamente come avviene per le mail.
Essere presenti su Slack e reattivi nelle risposte non è solo una questione di efficienza: è ciò che permette di offrire un servizio impeccabile al cliente, lavorando insieme come un’unica squadra.
Shopify: più semplice di quanto sembri
Shopify POS è uno strumento intuitivo, pensato per semplificare il lavoro in store. Per qualsiasi dubbio, errore o necessità operativa, vi invitiamo a fare sempre riferimento al manuale ufficiale predisposto da Matilde Meoni.
Consultarlo è il primo passo per essere autonomi e veloci nella gestione quotidiana. Solo dopo aver verificato nel manuale, e se il problema persiste o risulta non risolvibile, è corretto contattare Matilde per supporto diretto.
Ricordiamoci: conoscere gli strumenti con cui lavoriamo è il modo migliore per sentirsi sicuri, indipendenti e parte attiva del team.
Privacy e riservatezza dei dati aziendali e personali
In ogni punto vendita, il rispetto della privacy — propria e altrui — e la tutela della riservatezza dei dati aziendali e personali sono valori fondamentali, imprescindibili per il nostro lavoro quotidiano. Questi principi valgono come in qualsiasi altra funzione aziendale e ci uniscono come team, rafforzando la fiducia reciproca.
Tutte le operazioni su Shopify POS, inclusa la registrazione dei clienti (con o senza iscrizione alle newsletter), sono pienamente conformi al GDPR, secondo le normative europee più aggiornate (Regolamento UE 2016/679, aggiornato nel 2018). Questo garantisce che il trattamento dei dati avvenga sempre in modo corretto, sicuro e trasparente.
La riservatezza è una responsabilità che riguarda tutti: all’interno del team e verso l’esterno, verso clienti o altri soggetti. Per questo motivo, è assolutamente vietato comunicare a persone esterne al team Manebì qualsiasi dato o informazione, qualitativa o numerica, inerente a:
- performance economiche e commerciali dei singoli punti vendita o dell’azienda nel suo complesso;
- costi di affitto dei negozi o altre categorie di costo a cui gli addetti vendita hanno accesso;
- prodotti e loro modalità di fabbricazione, compresi nomi di fornitori e costi di produzione (da non confondere con lo storytelling del brand);
- costi sostenuti dall’azienda per eventi e altre attività di marketing;
- trattamenti salariali, personali o generici.
Invitiamo inoltre tutti a mantenere la massima riservatezza anche riguardo alle proprie posizioni personali e ai trattamenti salariali nei confronti degli altri membri del team.
All’inizio del rapporto di lavoro, ogni dipendente sottoscrive un accordo di confidenzialità, impegnandosi a mantenere strettamente riservate tutte queste informazioni. Durante il percorso lavorativo, sarà obbligatorio partecipare ai corsi di formazione GDPR, erogati gratuitamente dall’azienda, per rafforzare questa consapevolezza.
Queste regole sono rigide, perché rispondono a normative internazionali a cui dobbiamo tutti attenersi con serietà. Ogni inosservanza sarà oggetto di richiamo formale.
Rispettare la privacy è la base su cui costruire un ambiente di lavoro solido, sicuro e basato sulla fiducia reciproca. Solo così possiamo lavorare insieme, come un vero team, verso il successo condiviso.
Utilizzo del telefono cellulare e del telefono fisso in store: disciplina e professionalità per un team vincente
Il telefono in negozio è uno strumento di lavoro, non un passatempo. Per questo motivo, l’uso del cellulare deve essere limitato esclusivamente alle attività connesse al proprio ruolo. Durante l’orario di lavoro, il cellulare va tenuto lontano dalla vista dei clienti, in modalità silenziosa e riposto in un cassetto o in magazzino.
L’utilizzo è consentito solo per comunicazioni urgenti con il team centrale o per esigenze strettamente lavorative, e sempre con rapidità e discrezione. Se arriva un cliente, qualsiasi chiamata in corso deve essere immediatamente interrotta. Per questioni più complesse, invece, si preferiscano le email, più efficienti e tracciabili.
Non sono ammesse chiamate personali durante il turno o l’uso del cellulare mentre si è seduti in cassa o in altri punti del negozio. Queste possono essere effettuate solo durante le pause, e comunque fuori dall’area vendita. Sappiamo quanto sia difficile staccarsi dal telefono, ma vi chiediamo di fare il massimo sforzo per mantenere alta la concentrazione e la professionalità, per il bene di tutto il team.
Sul fronte del telefono fisso, è tassativo rispondere sempre, salvo reale impossibilità. L’apertura della chiamata deve seguire la formula standard: “Buongiorno/buonasera, Manebì (nome del punto vendita), sono (nome), come posso aiutarla?”. Durante la conversazione è fondamentale mantenere cortesia, professionalità ed educazione. Se non si ha subito una risposta, prendere nota del contatto e richiamare appena possibile, dimostrando così attenzione e cura verso il cliente.
Ricordiamo che il team centrale potrà effettuare verifiche in negozio per assicurarsi che queste regole vengano rispettate. Continue inosservanze saranno oggetto di richiami formali.
Queste regole non sono semplici imposizioni: sono la base per un lavoro serio, un team forte e un servizio che fa la differenza. Perché ogni dettaglio, anche il modo in cui rispondiamo al telefono, costruisce la nostra immagine e il successo di Manebì. Insieme, con disciplina e spirito di squadra, raggiungeremo risultati straordinari.
Pause sul luogo di lavoro: fermiamoci quando si può e si deve, ma nel rispetto delle regole
Le pause sono un diritto riconosciuto dalla normativa e devono essere gestite con attenzione per garantire il corretto funzionamento del negozio e il rispetto di tutto il team. Ecco i punti fondamentali da ricordare, basati sulle più recenti discipline attualmente in vigore:
- il lavoratore ha diritto a una pausa nella prestazione lavorativa quando la stessa ecceda le 6 ore giornaliere: in tal caso la pausa deve durare almeno 10 minuti;
- la determinazione del momento in cui far godere della pausa è a discrezione del datore di lavoro, che può sceglierlo in qualsiasi momento della giornata lavorativa, non necessariamente dopo le 6 ore;
- nel caso di giornata spezzata (“pausa pranzo”), l’obbligo di pausa può coincidere con la sospensione dell’attività lavorativa;
- i periodi di pausa non sono retribuiti, qualunque sia la loro durata.
Di conseguenza, se è prevista la pausa pranzo (anche breve o coincidente con la chiusura del negozio), non sono previsti ulteriori intervalli. Per questo, vi invitiamo caldamente a limitare le pause al minimo indispensabile. Ricordate che le pause non sono remunerate.
Inoltre, qualsiasi assenza, anche breve, dal proprio posto di lavoro (per esempio per una commissione personale non legata al servizio) sarà considerata come permesso lavorativo e detratta dal monte ore di permessi a disposizione. Se l’assenza non viene comunicata né al momento né tramite report, sarà soggetta a richiamo formale. Non esitate a chiedere un permesso se avete bisogno di allontanarvi per qualche minuto o più, se il negozio è coperto probabilmente vi sarà concesso. È sempre meglio chiedere e ricevere il permesso che agire di nascosto e rischiare sanzioni.
Lavorare in Manebì non è come lavorare in miniera, ma significa avere responsabilità e rispettare orari e turni come segno di rispetto per il luogo di lavoro e per i colleghi. Questo atteggiamento costruisce fiducia, facilita la collaborazione e assicura il buon funzionamento del negozio.
Ricordate: solo con disciplina, rispetto reciproco e collaborazione potremo crescere insieme e raggiungere grandi risultati.
Introduzione di oggetti personali in store: cosa è permesso e dove
Per garantire un ambiente ordinato, professionale e funzionale, è fondamentale rispettare alcune regole semplici ma imprescindibili sull’introduzione di oggetti personali all’interno dello store. È assolutamente vietato portare o utilizzare nell’area vendita qualsiasi oggetto personale, che si tratti di cuscini, libri, borracce, cuffie, pacchi Amazon, piante, cyclette (apprezziamo l’idea di mantenersi in forma, ma esistono spazi più adatti) o qualunque device non legato all’attività di vendita.
L’unico spazio dove questi oggetti possono essere introdotti e utilizzati è il magazzino, e anche lì devono essere sempre tenuti in modo da non intralciare il lavoro quotidiano. Bottigliette d’acqua, snack o borracce devono essere conservati esclusivamente in magazzino, mai in area vendita o cassa. Questa regola è semplice ma fondamentale per mantenere l’ordine e la cura del layout, un lavoro che coinvolge e impegna tutto il team, voi e noi.
Ricordiamo che tra gli oggetti personali rientrano anche i telefoni cellulari e gli indumenti non previsti dall’abbigliamento aziendale, per i quali si rimanda ai paragrafi specifici.
Il rispetto di questa norma non è opzionale: ogni violazione sarà segnalata con un richiamo formale. La nostra forza sta nell’impegno di ciascuno di noi nel mantenere alta la qualità e la professionalità del negozio.
Lavoriamo insieme nel rispetto delle regole, perché solo così potremo creare un ambiente armonioso e vincente.
Utilizzo dei social media sul luogo di lavoro: divertiamoci, ma con rispetto del brand
Come già specificato, l’uso del telefono cellulare durante l’orario di lavoro è vietato, se non per necessità legate all’attività o durante la pausa. Detto questo, sappiamo quanto i social media (Instagram, TikTok, Facebook) siano parte della nostra vita e vogliamo incoraggiare un loro utilizzo positivo e consapevole.
Ciascuno è libero di esprimersi sui propri profili, e non intendiamo imporre regole sul come utilizzarli. Tuttavia, qualsiasi contenuto realizzato durante la pausa, con il negozio come sfondo o che menzioni o tagghi Manebì o i nostri prodotti, deve riflettere sempre il rispetto per il brand, la sua immagine e lo stile, così come la professionalità che rappresentate nel vostro ruolo e nel luogo di lavoro.
La società si riserva il diritto di segnalare personalmente qualsiasi contenuto che si discosti da questi principi, perché ogni gesto contribuisce a costruire o a intaccare la reputazione che con fatica abbiamo creato insieme.
Ricordiamoci che il rispetto del brand è il rispetto per tutti noi: custodiamolo come un valore condiviso e prezioso.
Fumare: semplicemente, non è ammesso
Il divieto di fumare è tassativo in ogni area del punto vendita.
Non è consentito fumare neanche sull’uscio o nell’area immediatamente antistante il negozio, né lasciare mozziconi o pacchetti di sigarette in vista ai clienti.
Non vogliamo giudicare le scelte personali di ciascuno, ma queste regole rappresentano il minimo rispetto che ci aspettiamo, per tutela dell’immagine del negozio e per il benessere di tutti.
Qualsiasi inosservanza sarà immediatamente segnalata con un richiamo formale.
Rispettiamo queste regole perché il rispetto per il nostro ambiente di lavoro è il primo passo per lavorare bene insieme.
Amici e parenti: la forza di tutti noi, ma teniamo duro anche senza vederli durante il lavoro
Il punto vendita è il nostro luogo di lavoro, proprio come un ufficio lo è per i colleghi del team centrale. Per questo è severamente vietato invitare amici e parenti a sostare all’interno durante l’orario di lavoro.
Sappiamo quanto sia bello vedere una faccia amica nei momenti di stress, ma mantenere alti gli standard del brand significa saper distinguere tra il momento di lavoro e quello personale: vedrete che, al termine del turno, il ritrovarsi con le persone care sarà ancora più prezioso.
È sempre permesso un rapido saluto, ma non è mai consentito far sostare amici o parenti per tempi prolungati. In questi casi, si considererà una pausa non retribuita, da decurtare dall’orario lavorativo, sia che venga comunicata spontaneamente sia che venga scoperta con altri modi.
In particolare, prestiamo attenzione alle visite di bambini (figli, nipoti, parenti, amici): il divieto vale anche per loro e con ancor più rigore, dato il potenziale rischio di danni involontari a sé stessi o al negozio. Ogni danno causato durante la presenza di familiari o amici sarà imputato direttamente al dipendente responsabile.
Ogni violazione di queste regole sarà oggetto di richiamo formale.
Ricordiamoci: rispettare queste regole significa costruire insieme un ambiente professionale dove ognuno può dare il meglio. La forza del team sta anche nella disciplina condivisa.
Animali domestici: amati da tanti ma non da tutti
Iil punto vendita è uno spazio dedicato alla nostra attività e all’esperienza dei clienti, e per questo motivo è severamente vietato introdurre animali domestici, anche per brevi periodi.G
Gli unici animali ammessi sono quelli dei clienti, ma è tassativo che non venga loro somministrato cibo o bevande di alcun tipo all’interno del negozio. Questa regola non è solo questione di igiene, per evitare possibili sporco o danni, ma anche di rispetto verso gli altri clienti che potrebbero sentirsi a disagio o infastiditi.
Qualsiasi violazione di queste norme sarà trattata con la massima serietà e potrà comportare un richiamo formale.
Ricordiamoci che rispettare queste regole significa tutelare l’armonia e la professionalità del nostro ambiente di lavoro, perché è insieme, nel rispetto reciproco, che costruiamo il successo di Manebì.
Sedute: lavorare stanca, ma non possiamo cedere
Sappiamo bene quanto lavorare possa essere faticoso, e quanto una pausa seduti possa sembrare allettante. Tuttavia, tutte le sedute – puff, panche, sedie – presenti sia all’interno che all’esterno di ogni punto vendita sono riservate esclusivamente ai nostri clienti. Questo è un modo per garantire loro il massimo comfort e un’esperienza di acquisto impeccabile.
Al personale di vendita non è consentito utilizzare queste sedute. L’unica eccezione è rappresentata dallo sgabello presente in cassa, che può essere usato per brevi momenti, qualora disponibile.
Queste regole sono fondamentali per mantenere l’ordine e la professionalità del negozio, ma soprattutto per dimostrare rispetto verso chi viene a trovarci. Siamo un team e ogni piccolo gesto contribuisce a costruire la nostra reputazione.
Cibi e bevande: mangiate e idratatevi, ma mai alla vista dei clienti
Prendersi cura di sé è fondamentale, soprattutto in un lavoro che richiede energia e attenzione costante. Per questo vi invitiamo a mangiare e idratarvi regolarmente, ma sempre nel rispetto delle regole del negozio: la stagione è lunga e non possiamo cedere.
In ogni caso, è severamente vietato consumare qualsiasi tipo di cibo o bevanda all’interno dell’area vendita, anche un semplice caffè deve rimanere “dietro le quinte”. Tutto ciò che portate – merendine, acqua, panini o altre delizie – va consumato esclusivamente in magazzino o all’esterno, lontano dalla vista dei clienti.
Questa regola non è fatta per limitare il vostro benessere, ma per preservare l’immagine e la professionalità del brand, che tutti insieme rappresentiamo ogni giorno. Mantenere ordine e decoro è un segno di rispetto verso i clienti e verso noi stessi.
Ricordate: prendervi cura di voi con responsabilità fa parte del nostro successo comune. La forza del team nasce anche dal rispetto delle regole, perché insieme siamo più forti e vincenti.
Uniforme: indossarla significa rappresentare chi siamo
La divisa sarà comunicata via mail non appena disponibile fisicamente. Da quel momento, diventa obbligatoria per ogni giornata e turno di lavoro: indossarla non è solo una regola, ma un segno di appartenenza e coerenza con l’identità del brand.
Non è consentito integrare la divisa con accessori personali che ne alterino stile e uniformità. Se dovessero esserci difficoltà o impedimenti – anche temporanei – nel rispettare questa indicazione, è fondamentale comunicarlo subito al team centrale: la trasparenza è sempre apprezzata.
Qualsiasi inosservanza verrà gestita con richiamo formale, come previsto.
Essere parte di Manebì significa anche vestire con orgoglio il ruolo che ricopriamo ogni giorno. L’uniforme è più di un abito: è il nostro primo messaggio al cliente, e dice molto su chi siamo, prima ancora di parlare.
Visual in store: costruiamo ogni giorno la bellezza dei nostri spazi
L’immagine del punto vendita è il primo messaggio che diamo al cliente. Per questo, ogni aspetto legato al visual merchandising è fondamentale e va curato con attenzione e coerenza. Tutte le indicazioni relative a layout, allestimenti e vetrine sono definite da Gabriele Giovannelli, visual merchandising manager del brand, e rappresentano il riferimento unico da seguire per ogni store.
Ogni direttiva fornita – che si tratti di un cambio vetrina, di un riordino scaffali o di un'esposizione tematica – va rispettata in ogni fase della vita del negozio. Ma attenzione: rispettare non significa subire. Al contrario, il dialogo costruttivo è sempre benvenuto. Se notate soluzioni migliorative basate sullo spazio disponibile o sul gusto della clientela locale, parlatene con Gabriele: le idee di chi vive il negozio ogni giorno sono preziose.
Un visual efficace non è solo estetica: è una leva concreta di vendita, uno strumento che aiuta il cliente a vivere meglio il brand, valorizza la collezione e contribuisce al successo dello store. Ogni esposizione è studiata in base allo spazio, alla collezione disponibile e ai dati di sell-out, e rappresenta un pezzo importante della nostra strategia.
Per tutti i dettagli operativi è disponibile un manuale dedicato, che vi invitiamo a consultare con attenzione.
Ogni prodotto al posto giusto, ogni vetrina ben curata, ogni dettaglio armonico: è così che, insieme, trasformiamo uno spazio commerciale in un’esperienza memorabile.
Estetica e Linee di Condotta: il nostro aspetto, la nostra forza, rappresentando al meglio l'essenza di Manebì
Oltre all’obbligo di indossare la clothing, il brand e la società si riservano il diritto di definire linee guida precise sull’aspetto estetico che ciascun addetto vendita deve mantenere durante tutto il tempo trascorso in negozio. Il nostro look è parte integrante dell’immagine che comunichiamo e va curato con rispetto e responsabilità.
Sono quindi vietati:
- qualsiasi accessorio integrativo alla clothing, come cinture non previste;
- charms troppo vistosi, come collane, orecchini, anelli e bracciali eccessivamente colorati e appariscenti;
- accessori per capelli troppo evidenti e “pesanti” nello stile, come fasce, cerchietti o mollette con strass o fantasie troppo marcate;
- make-up dai colori troppo sgargianti o fuori misura;
- colori e forme di unghie che non siano sobrie e basic.
Comprendiamo che termini come “eccessivamente variopinto” possono essere soggettivi, ed è per questo che spetta al team centrale valutare caso per caso se l’estetica di ciascuno rispecchi lo spirito e lo standard del brand, sempre con equilibrio e rispetto.
Non vogliamo certo soffocare la vostra creatività, il vostro gusto personale o la vostra espressione di stile, né tantomeno giudicare le scelte individuali. Tuttavia, un brand con 21 punti vendita richiede uniformità e coerenza visiva che sono essenziali per trasmettere professionalità e identità forte, e a queste regole tutti dobbiamo adattarci con impegno e buon cuore.
Perché il nostro aspetto non è solo estetica: è il primo segno tangibile del nostro impegno e della nostra appartenenza a una squadra che vuole essere orgogliosa e riconoscibile.
Prezzi in store: il cliente deve poter scoprire i prezzi da solo
Ogni articolo esposto in negozio deve essere sempre accompagnato da un’etichetta con il prezzo al pubblico. Questa non è solo una questione di regole commerciali, ma un vero e proprio gesto di trasparenza verso chi ci sceglie. Immaginate che frustrazione per il cliente dover chiedere ogni volta il prezzo: è una barriera inutile, che può frenare l’acquisto e rendere più difficile il dialogo.
Per questo motivo, vi chiediamo di seguire con cura le indicazioni specifiche per ogni categoria:
- Segmento shoes: ogni addetto è responsabile di applicare l’etichetta dymo su ogni paio esposto, riportando codice a 5 cifre (es. K15C0) e prezzo in euro. L’etichetta deve essere trasparente, con font pulito, dimensione 12, e posizionata sul lato interno della calzatura destra (o, nel caso di sandali, sulla suola interna);
- Segmento beachwear: i prodotti dovrebbero già avere il prezzo, ma se così non fosse, tocca a voi etichettare con dymo, usando lo stesso tipo di etichetta trasparente, font 12, posizionata sul cartellino del prodotto;
- Segmento bags: come per il beachwear, i prodotti devono avere il prezzo; se manca, ogni addetto deve etichettare con dymo, apponendo l’etichetta trasparente sul cartellino, che deve essere inserito all’interno della borsa, preferibilmente nella tasca interna;
- Segmento ready to wear: anche in tal caso il prezzo deve essere sempre presente; in caso contrario, è compito vostro applicare l’etichetta trasparente con prezzo e codice sul cartellino.
Le etichette devono sempre essere stampate su supporto trasparente. Se dovesse mancare il materiale, segnalatelo subito al team centrale, che si occuperà di fornirvi tutto il necessario.
Fanno eccezione:
- braccialetti;
- occhiali da sole;
- collane.
Per ragioni di visual, questi articoli non devono avere cartellino prezzo ma il costo sarà comunicato a voce solo su richiesta del cliente.
Ricordate: ogni volta che un articolo è correttamente prezzato, state facilitando il lavoro vostro e quello del cliente. Meno ostacoli, più fluidità, più fiducia, più vendite.
Il mancato rispetto di queste regole sarà oggetto di richiamo formale.
Insieme, rendiamo l’esperienza di acquisto chiara e semplice: un cliente informato è un cliente felice e un cliente felice è il nostro miglior ambasciatore.
Cartelli e messaggi in vetrina: ordine e chiarezza nelle comunicazioni al cliente
Mantenere un’immagine pulita e ordinata è fondamentale per trasmettere professionalità e cura. Per questo motivo è assolutamente vietato affiggere qualsiasi cartello o foglio in vetrina o all’interno del negozio senza l’autorizzazione scritta del team centrale.
Anche in situazioni di emergenza, non è permesso apporre messaggi “fai da te”, inclusi numeri di telefono o avvisi di chiusura straordinaria. Ogni comunicazione destinata ai clienti deve essere gestita con precisione e coerenza, per non compromettere l’immagine del brand.
Qualsiasi necessità di cartelli o messaggi deve essere immediatamente segnalata al team centrale, che fornirà il materiale ufficiale e appropriato.
Ricordate: rispettare questa regola non è solo un obbligo, ma un gesto di rispetto verso il brand e verso voi stessi, perché un negozio ordinato e ben comunicante è il primo passo per costruire fiducia con i clienti.
L’inosservanza sarà soggetta a richiamo formale.
Insieme, manteniamo alta la qualità dell’esperienza Manebì, perché ogni dettaglio conta e la forza del team si vede anche nella cura delle piccole cose.
Musica in store: la stagione è un party never ending!
La musica è l’anima del nostro store, quel ritmo che accompagna ogni momento e rende speciale l’esperienza di chi entra. Per questo, durante tutto l’orario di apertura, la playlist – gestita tramite Spotify collegato a Sonos – deve restare sempre accesa, con un volume calibrato: abbastanza alto da essere percepito appena fuori dal negozio, ma mai tanto da interferire con la vendita o con le conversazioni tra clienti e assistenti.
È importante sapere che alcuni generi musicali sono esclusi, perché non rispecchiano l’identità e l’atmosfera che vogliamo trasmettere. Sono quindi vietati:
- rap, trap e hip hop;
- jazz;
- rock e sue derivazioni;
- house e musica eccessivamente clubbing.
Qualora saranno create compilation dedicate, saranno comunicate tempestivamente a tutto il team.
La musica che scegliamo è parte della nostra immagine: mantenerla coerente e rispettosa è una responsabilità condivisa. Solo così potremo costruire insieme un ambiente dove clienti e colleghi si sentano accolti e ispirati.
Ricordate: ogni nota è un passo verso un’esperienza Manebì memorabile. Facciamola risuonare al meglio, sempre!
Profumazione area vendita: un’esperienza multisensoriale che fa la differenza
La profumazione all’interno di ogni punto vendita non è solo un dettaglio: è un elemento fondamentale che arricchisce l’esperienza del cliente e definisce l’identità del nostro brand. Oltre a neutralizzare l’odore naturale delle calzature con fondo in iuta, spesso molto marcato, il profumo diventa un vero e proprio segno distintivo, capace di trasmettere cura, qualità e attenzione ai dettagli.
Per questo, ogni store viene dotato di diffusori e spray con la fragranza ufficiale, posizionati in modo discreto, lontano dalla vista del cliente. Spetta a ciascuno di voi, a intervalli regolari, garantire l’utilizzo degli spray per mantenere costante questa atmosfera unica.
Essendo prodotti non gestiti attraverso l’inventario tradizionale, è fondamentale che ogni dipendente segnali tempestivamente al team centrale la necessità di rifornimento, così da non rischiare mai di interrompere questa esperienza multisensoriale.
Il successo del nostro brand passa anche da piccoli gesti come questo: mantenere alta la qualità significa fare squadra, rispettare le regole e valorizzare ciò che ci rende unici.
Ricordate: l’attenzione ai dettagli costruisce l’eccellenza che i nostri clienti riconoscono e amano.
Turni di lavoro: la nostra catena di montaggio perfetta
Il funzionamento armonioso del negozio dipende da un’organizzazione precisa dei turni, pensata per garantire sempre il massimo servizio soprattutto nei momenti di maggior affluenza, senza però dimenticare il giusto equilibrio tra lavoro e riposo per ciascun membro del team.
I turni, così come le modifiche che si rendono necessarie per adeguarsi agli orari di apertura o a esigenze improvvise, devono essere condivisi e approvati dal team centrale. È fondamentale che, in ogni momento, sia chiaro chi è presente in negozio: un planning ben gestito è la chiave per un’organizzazione efficace e per una stagione di successo.
Ogni assenza va comunicata tempestivamente e inserita nel report mensile delle presenze. Un’assenza non giustificata e non registrata sarà automaticamente considerata un permesso, con tutte le conseguenze che ne derivano. Lo stesso vale per le ore extra, che devono essere sempre autorizzate preventivamente dal team centrale, con comunicazioni ufficiali via mail che garantiscano trasparenza e controllo.
Abbiamo fiducia nella vostra capacità di organizzare al meglio i turni, lavorando insieme in spirito di collaborazione e responsabilità. Ricordate: ogni ingranaggio del nostro sistema è indispensabile e contribuisce al successo collettivo.
Solo con disciplina, rispetto e collaborazione possiamo diventare davvero una squadra vincente.
Presenze, assenze e permessi: precisione e rispetto per il lavoro di tutti
L’organizzazione del lavoro passa anche dalla corretta gestione delle presenze, delle assenze e dei permessi. Ogni membro del team è tenuto a registrare puntualmente i propri dati sul portale dedicato, come già comunicato. In caso di dubbi o problemi tecnici, potete contattare Francesca oppure, per ogni questione più specifica legata alla gestione delle risorse, scrivere a Stefania Bregolin all’indirizzo: info@sangiorgioconsulting.com
Ricordiamo alcune regole fondamentali per una gestione efficace e trasparente:
- le ore extra devono essere sempre giustificate con il proprio referente e comunicate via mail al team centrale;
- le assenze, comprese quelle per malattia, devono essere comunicate con tempestività e, se necessario, accompagnate dal certificato medico;
- permessi e ferie sono un diritto, ma devono essere organizzati per tempo e comunicati con chiarezza, nel rispetto del lavoro altrui e dell’operatività del negozio;
- ogni richiesta deve essere e registrata correttamente nel report mensile delle presenze.
Gestire con ordine queste informazioni è un gesto di responsabilità verso il team e verso chi deve coordinare, analizzare, supportare. Non c’è collaborazione senza chiarezza, non c’è efficienza senza rispetto reciproco.
Essere precisi non è solo una questione burocratica: è un atto di cura nei confronti dei colleghi, del lavoro e dell’intera squadra.
Orari: precisi come orologi svizzeri
L’orario di apertura al pubblico è molto più di un’informazione su un adesivo in vetrina: è un patto di fiducia tra il brand e i nostri clienti, e deve essere rispettato sempre, senza eccezioni. La puntualità non è solo un segno di professionalità, ma una manifestazione concreta del nostro rispetto per chi ci sceglie ogni giorno.
Aprire o chiudere anche solo 10 minuti prima o dopo l’orario ufficiale, senza una motivazione urgente e senza autorizzazione del team centrale, non è accettabile. Se il punto vendita è indicato aperto dalle 10 alle 23, questo significa che dovrà essere operativo per tutto quel tempo. E se un cliente entra pochi minuti prima della chiusura, è nostro dovere accoglierlo con lo stesso entusiasmo della mattina: ogni interazione può essere un’opportunità.
La preparazione del negozio avviene prima dell’orario di apertura, così come la sua sistemazione e chiusura dopo l’orario ufficiale: questo ci consente di essere sempre pronti, ordinati e all’altezza dell’esperienza che vogliamo offrire. Chiusure anticipate, anche di pochi minuti, non sono mai tollerate.
Ogni eventuale modifica degli orari (per necessità operative o eventi straordinari) deve essere comunicata e approvata per tempo dal team centrale. Solo così potremo aggiornare correttamente tutte le comunicazioni ufficiali, online e in-store.
Inoltre, è fondamentale mantenere aggiornato il team centrale rispetto all’organizzazione interna di ciascun negozio: chi è presente, in quali orari e con quali turni. Questo ci permette di supportarvi al meglio e garantire copertura in ogni momento.
Qualsiasi mancata osservanza delle regole sugli orari – che si traduca in ritardi all’apertura o chiusure anticipate – sarà oggetto di richiamo formale.
Essere puntuali non è solo questione di orologio, ma di responsabilità e rispetto: per il brand, per i clienti e per il team di cui facciamo parte.
Prezzi in store: il cliente deve poter scoprire i prezzi da solo
Ogni articolo esposto in negozio deve essere sempre accompagnato da un’etichetta con il prezzo al pubblico. Questa non è solo una questione di regole commerciali, ma un vero e proprio gesto di trasparenza verso chi ci sceglie. Immaginate che frustrazione per il cliente dover chiedere ogni volta il prezzo: è una barriera inutile, che può frenare l’acquisto e rendere più difficile il dialogo.
Per questo motivo, vi chiediamo di seguire con cura le indicazioni specifiche per ogni categoria:
-Segmento shoes:ogni addetto è responsabile di applicare l’etichetta dymo su ogni paio esposto, riportando codice a 5 cifre (es. K15C0) e prezzo in euro. L’etichetta deve essere trasparente, con font pulito, dimensione 12, e posizionata sul lato interno della calzatura destra (o, nel caso di sandali, sulla suola interna);
-Segmento beachwear:i prodotti dovrebbero già avere il prezzo, ma se così non fosse, tocca a voi etichettare con dymo, usando lo stesso tipo di etichetta trasparente, font 12, posizionata sul cartellino del prodotto;
-Segmento bags:come per il beachwear, i prodotti devono avere il prezzo; se manca, ogni addetto deve etichettare con dymo, apponendo l’etichetta trasparente sul cartellino, che deve essere inserito all’interno della borsa, preferibilmente nella tasca interna;
-Segmento ready to wear: anche in tal caso il prezzo deve essere sempre presente; in caso contrario, è compito vostro applicare l’etichetta trasparente con prezzo e codice sul cartellino.
Le etichette devono sempre essere stampate su supporto trasparente. Se dovesse mancare il materiale, segnalatelo subito al team centrale, che si occuperà di fornirvi tutto il necessario.
Fanno eccezione:
- braccialetti;
- occhiali da sole;
- collane.
Per ragioni di visual, questi articoli non devono avere cartellino prezzo ma il costo sarà comunicato a voce solo su richiesta del cliente.
Ricordate: ogni volta che un articolo è correttamente prezzato, state facilitando il lavoro vostro e quello del cliente. Meno ostacoli, più fluidità, più fiducia, più vendite.
Il mancato rispetto di queste regole sarà oggetto di richiamo formale.
Insieme, rendiamo l’esperienza di acquisto chiara e semplice: un cliente informato è un cliente felice e un cliente felice è il nostro miglior ambasciatore.
Tenuta della contabilità in store: ordine, precisione e visione d’insieme
Un negozio che funziona bene si riconosce anche da quanto è in ordine “dietro le quinte”. La contabilità giornaliera non è solo un dovere amministrativo, ma uno strumento prezioso per leggere i risultati del vostro impegno quotidiano e migliorare sempre di più.
È fondamentale che ogni dato venga registrato con la massima attenzione e precisione: dagli incassi (suddivisi per metodo di pagamento e tipologia di corrispettivo), alle spese sostenute, alle fatture, ai moduli tax free, fino ad eventuali versamenti o note aggiuntive. Ogni dettaglio conta. Tutto questo deve essere comunicato attraverso i report giornalieri sull’apposito Google Drive condiviso con il team di amministrazione, finanza e controllo (Claudia d’Uva e Marina Serra), entro la chiusura del punto vendita. La vostra puntualità e cura nel farlo è ciò che rende possibile lavorare con efficienza e in piena sinergia.
Nel caso in cui si verifichino urgenze non rimandabili al giorno successivo, potete rivolgervi direttamente al team di riferimento. In alternativa, è necessario inviare una comunicazione formale via mail, con l’impegno a risolvere prontamente la questione il giorno seguente.
Per qualsiasi dubbio o incertezza, vi invitiamo a consultare sempre in via prioritaria:
- il manuale di Shopify POS, sezione "Chiusure fiscali"
- il manuale per la tenuta della contabilità.
Questi strumenti sono stati creati proprio per aiutarvi a lavorare in autonomia e sicurezza. Solo dopo averli consultati, e se il dubbio persiste, è corretto coinvolgere il team centrale.
La contabilità è la fotografia del nostro lavoro, e come tale deve essere nitida, fedele e precisa. Errori continui o imprecisioni ripetute saranno oggetto di richiamo formale.
Ricordate: la cura nei numeri è cura nel lavoro. Ed è proprio l’attenzione al dettaglio che rende un team davvero professionale.
Versamenti e gestione del contante: toglietevi un pensiero, lavorate più leggeri
La gestione del denaro contante in negozio non è solo una questione di ordine contabile, ma anche di tranquillità per tutti. Il contante va versato con regolarità presso lo sportello ATM autorizzato più vicino, utilizzando la carta di deposito assegnata al punto vendita. La persona incaricata del versamento — già comunicata al team centrale — dovrà segnalarne l’avvenuto deposito tramite nota sull’apposito report e conservare sempre la ricevuta rilasciata dallo sportello.
Evitiamo di accumulare grosse somme in negozio: più spesso versiamo, più sereni lavoriamo. Nessuno di noi desidera portarsi addosso il peso (e il rischio) di custodire troppo denaro. Farlo con regolarità è un gesto di responsabilità, verso sé stessi e verso l’intero team. Durante la chiusura contabile della giornata, è essenziale contare il denaro con la massima precisione, evitando confusioni tra incassi, fondo cassa, saldo del giorno precedente o eventuali spese sostenute. Il saldo in cassa deve sempre corrispondere esattamente ai dati riportati nella contabilità. In caso contrario, sarà immediatamente evidente.
Un’attenzione speciale va riservata anche all’erogazione dei resti: ogni errore può generare ammanchi che, come da prassi, ricadono sotto la responsabilità dell’addetto vendita.
Ordine, metodo e precisione rendono più sicuro il lavoro di tutti. Il denaro va e viene, ma la vostra affidabilità resta. E fa davvero la differenza
Gestione arrivi, DDT e resi: ogni arrivo è una novità e una sorpresa, ma serve metodo per non perdere la bussola
Ogni arrivo di merce è una piccola emozione. C’è curiosità, voglia di toccare con mano le novità, anticipare il gusto dei clienti, scoprire cosa c’è nei colli. Ma proprio perché ogni nuovo riassortimento è importante, non possiamo permetterci disordine o imprecisioni.
Ogni addetto vendita è responsabile di verificare che quanto ricevuto fisicamente corrisponda esattamente a quanto indicato sul DDT — sia esso allegato in formato cartaceo alla spedizione, sia arrivato via mail nella casella del punto vendita. Nessun collo può essere aperto “alla cieca”: ogni arrivo va gestito con la stessa attenzione di una cassa da contare.
Se il DDT cartaceo manca, o se la consegna è parziale, niente panico:
- il DDT viene sempre inviato per email, con un numero di riferimento preciso;
- ogni collo ricevuto riporta comunque un adesivo con lo stesso numero, utile per l’identificazione;
- nel documento è indicato anche il numero totale di colli previsti, così da capire subito se la consegna è completa o se ne mancano.
In più, sapere in anticipo cosa sta arrivando aiuta a rispondere in modo proattivo alle richieste dei clienti. Saperli anticipare è un vantaggio competitivo.
Se ci sono differenze tra quanto riportato nel DDT e quanto effettivamente ricevuto, è fondamentale comunicarlo immediatamente al team centrale, che provvederà ad aggiornare il magazzino virtuale su Shopify. Ogni errore nella spunta o mancata segnalazione verrà considerato con la dovuta serietà e comporterà un richiamo formale.
Per quanto riguarda eventuali resi al magazzino centrale (Gruppo Sinergia) o trasferimenti di merce tra punti vendita, il procedimento è chiaro: la lista degli articoli deve essere compilata su applicativo Numbers e inviata via mail al team centrale, che si occuperà della logistica (inclusa l’invio della LDV - Lettera di Vettura). L’allineamento dei dati su Shopify POS sarà sempre di competenza del team centrale: il personale di vendita non dovrà in alcun modo intervenire su Shopify in autonomia per queste operazioni.
L’ordine con cui gestiamo ciò che entra ed esce dal nostro negozio è un riflesso diretto della nostra professionalità. Ogni collo in più, ogni riassortimento ben gestito, è un’opportunità per essere più pronti, più affidabili e più vincenti.
Ottimizzazione dell’organizzazione dello storage in store: tutto parte dal magazzino, cuore pulsante del negozio
Il magazzino non è un semplice spazio di stoccaggio. È il cuore silenzioso ma pulsante dell’intero punto vendita. Da qui passa ogni possibilità di offrire un servizio eccellente, di rispondere rapidamente alle richieste del cliente, di mantenere controllo e lucidità anche nei momenti più intensi della stagione.
Un magazzino ben organizzato è la base concreta per un negozio che funziona, che comunica efficienza e cura, anche “dietro le quinte”. È bello da vedere, piacevole da vivere e — soprattutto — utilissimo per lavorare bene. La gestione dei riassortimenti, pur essendo centralizzata dal team centrale, trova la sua massima efficacia proprio nella capacità di ciascun team di punto vendita di tenere in ordine il proprio stock.
Affidiamo a voi la responsabilità dell’organizzazione interna del magazzino: ciò significa libertà, ma anche metodo. Per farlo al meglio, vi invitiamo a seguire queste linee guida, in particolare per il comparto shoes, che per volume e quantità è il più sfidante:
- le scatole di scarpe devono essere sempre riposte in magazzino (inteso come locale o armadi dedicati), mai nell’area vendita, né piene né vuote. Se vi è un’eccedenza di scarpe per cui non vi è sufficiente spazio nel magazzino, si deve avvisare prontamente il team centrale per lavorare ad un possibile reso e rotazione della merce. Pertanto, ogni membro del personale deve avere ben chiara e in mente la capienza massima del magazzino in termine di numero di scatole di scarpe. È di grande importanza condividere col team centrale questa informazione, fondamentale in ogni fase del buying e del successivo merchandizing;
- le scatole vanno sistemate sugli scaffali sfruttando al massimo lo spazio in verticale. Se servono scale o scalette, verranno fornite;
- la logica di archiviazione consigliata, che si è dimostrata efficace in decine di punti vendita, è la seguente: genere (uomo/donna) → silhouette (es. C0, L0, LT, MT, ...) → materiale (es. suede, organic hemp, rafia) → colore (ordine alfabetico del codice) → taglia. Facciamo un esempio pratico, per essere chiari e tutti allineati:
--> si aprono i colli ricevuti identificando le scarpe (dal DDT);
--> le scatole vengono disposte a terra in verticale con etichetta visibile e già in ordine di taglia;
--> si parte dal genere (es. uomo), poi da una silhouette (es. C0 – slipper m), e da qui si seleziona il materiale (es. suede, famiglia “Hamptons”). Si ricorda che il nome della familglia indica il materiale di composizione: Hamptons --> suede, La Havana --> organic hemp, Yucatan --> rafia;
--> le scatole vengono archiviate sugli scaffali per codice in ordine
alfabetico (K10C0, K11C0, K14C0, K15C0, K19C0, M37C0, R44C0, ecc.) e poi impilate per taglia (dal 39 al 47 per uomo; dal 35 al 42 per donna). Sapendo il codice della scarpa esposta (come si può ricavare facilmente dalle etichette stampate e attaccate all’interno delle scarpe), una simile organizzazione vi aiuterà immediatamente a ritrovarlo nel magazzino. Riporre le scatole in ordine di taglia vi aiuterà immediatamente a trovare i numeri richiesti o a capire
eventuali buchi tagli pericolosi che richiedono una richiesta e un intervento del team centrale;
--> una volta finita una silhouette in un materiale, si passa alla successiva, es. C0 in organic hemp, organizzandola nello stesso modo, sia per ordine alfabetico prima sia poi per ordine di taglia, sempre mantenendo gruppi coesi e facilmente leggibili;
--> tutte le scarpe della medesima silhouette, in tal caso C0, devono
risultare raggruppate nel medesimo punto / scaffale del magazzino: se non ci stanno, si dovrà procedere a riorganizzare gli spazi, sia in fase iniziale che in qualsiasi momento della stagione fosse necessario per mantenere l’ordine nel magazzino;
--> finita la prima silhouette, si passa poi ad un'altra, ad es. LT, con la medesima impostazione: si parte dal suede, si ordinano i colori per ordine alfabetico e poi si impilano per taglie. Si esauriscono così tutte le silhouette uomo prima di passare alla donna, che seguirà la medesima logica, laddove possibile (emergono limiti sulla categoria Y0, laddove si consiglia un mero ordine alfabetico dei codici);
--> ovviamente lo spazio dedicato alla donna deve essere ben chiaro e definito rispetto a quello dedicato all’uomo.
Mai tenere scarpe fuori dalle scatole, per nessun motivo. Le etichette con codice e prezzo devono essere sempre stampate e attaccate all’interno delle scarpe esposte: la memoria si allena, ma l’ordine aiuta sempre. Scarpe lasciate fuori si rovinano, perdono valore e complicano l’attività quotidiana.
La forza di questa logica è la standardizzazione: se ogni magazzino viene organizzato seguendo queste linee, ogni membro del team sarà in grado di lavorare in qualsiasi negozio come se fosse a casa propria. È un investimento iniziale che ripaga in chiarezza, velocità e autonomia.
Per le altre categorie merceologiche (abbigliamento, accessori, shopper), valgono regole semplici ma efficaci:
- abbigliamento e costumi: in cassettoni o armadietti, sempre piegati con cura, con barcode ben visibili. Se servono contenitori o organizer, chiedeteli;
- piccoli accessori: ordinati nei ripiani sotto la cassa;
- borse e cappelli: sui ripiani alti, dentro le polybag per proteggerli dalla polvere;
- shopper: sotto la cassa e/o nel magazzino, in quantità facilmente accessibile.
Tutte queste pratiche sono il frutto di anni di esperienza e di centinaia di magazzini realizzati, sistemati, ripensati e perfezionati. Non sono solo “regole”: sono strumenti che vi mettiamo a disposizione per lavorare meglio, per essere più veloci, più indipendenti, più efficaci.
Un magazzino ordinato non è solo una questione di estetica o di pulizia: è un alleato potente per ogni vendita, per ogni cliente soddisfatto, per ogni giornata gestita con sicurezza e padronanza.
Procedure inventariali: un impegno condiviso per un obiettivo comune
L’inventario non è solo un’attività tecnica: è un momento fondamentale per garantire coerenza, precisione e affidabilità nel nostro lavoro quotidiano. È uno strumento di responsabilità collettiva, che richiede attenzione, metodo e spirito di squadra.
Anche se può sembrare complesso o poco entusiasmante, ricordiamoci che ogni inventario serve a costruire una gestione solida, efficiente e trasparente del nostro stock. Per questo motivo, può essere richiesto in qualsiasi momento – sempre con un preavviso – di eseguire l’inventario completo (o parziale) degli articoli presenti in negozio, con riferimento esclusivo ai prodotti destinati alla vendita.
La richiesta può rispondere a:
- necessità di allineamento tra magazzino fisico e quello virtuale (Shopify POS);
- esigenze organizzative più ampie che coinvolgono tutti i punti vendita.
Quando viene richiesto, l’inventario deve essere eseguito nel pieno rispetto delle seguenti regole operative:
- l’inventario va redatto su Numbers, applicazione già presente su ogni iPad in dotazione al punto vendita. In caso di mancanza, è obbligatorio scaricarla immediatamente;
- per gli articoli con etichetta (barcode), l’inventario va effettuato usando lo scanner infrared:
--> una volta collegato all’iPad, posizionarsi nella prima cella del foglio Numbers e iniziare la scansione;
--> lo scanner inserisce automaticamente ogni codice nella cella sottostante;
--> qualsiasi malfunzionamento va per la sostituzione.
- l’inventario deve essere ordinato in file / tab distinti, seguendo esattamente questo ordine:
--> shoes (uomo e donna);
--> abbigliamento (uomo e donna):
--> costumi (uomo e donna);
--> borse a brand Manebì (rafia + tela);
--> accessori Manebì (cinture, cappelli, portachiavi);
--> prodotti di terzi (es. LGF, Guanabana, Kopajos, ecc.).
- In caso di articoli privi di cartellino, e quindi di barcode, è obbligatorio cercare il codici su Shopify POS e integrare manualmente l'inventario. Alternativamente, si prega di contattare il team centrale. In ogni caso non sono accettate e ammesse descrizioni generiche o arbitrarie. Questo vale anche per tutti i prodotti che sono privi di cartellino e quindi di codice a barre (braccialetti Guanabana, Marie Laure Chamorel, ...).
Ogni richiesta di inventario sarà accompagnata da una scadenza precisa per l'invio via mail del materiale completo. Il team in negozio deve:
- coordinarsi internamente per svolgere l’attività nei tempi previsti;
- garantire che il lavoro sia compatibile con la normale attività di vendita.
In caso di necessità, si può prolungare l’orario di presenza in negozio (prima dell’apertura o dopo la chiusura). Queste ore extra devono essere comunicate al team centrale e riportate correttamente sul foglio presenze.
Se tra il completamento e l’invio dell’inventario alcuni articoli vengono venduti, occorre aggiornare il file oppure specificare specificare via mail quali articoli vanno sottratti (indicando il giorno in cui è stato concluso l’inventario). Per questo motivo è fondamentale organizzare l’inventario per comparti, così da poter inviare anche singole sezioni completate in anticipo, riducendo errori e discrepanze.
Siamo perfettamente consapevoli che l’attività inventariale non è tra le più “leggere” né tra le più gratificanti. Tuttavia, è parte integrante del nostro impegno professionale.
Gli inventari servono: ci aiutano a correggere inesattezze, a migliorare la gestione dei prodotti e, in ultima analisi, a offrire un servizio migliore.
Siamo un team, e come in ogni squadra, ognuno deve fare la propria parte, con precisione e rispetto delle regole. Facciamolo bene, facciamolo insieme.
Procedure in merito a resi e a cambi: la qualità del nostro servizio passa da qui
Nel nostro lavoro quotidiano, ogni gesto, ogni parola, ogni scelta rappresenta l’identità del brand che siamo chiamati a rappresentare. E tra le attività più delicate c’è sicuramente la gestione di resi e cambi: è proprio in quei momenti che si misura la nostra professionalità, la nostra chiarezza e la nostra capacità di trasformare anche una situazione potenzialmente critica in un’opportunità per rafforzare la fiducia del cliente.
Proprio perché si tratta di una fase cruciale, esistono regole precise che tutti, senza eccezioni, dobbiamo conoscere e applicare con coerenza, fermezza e spirito di squadra.
Non facciamo errori: nei punti vendita fisici, non è mai consentito effettuare un reso con rimborso in denaro, indipendentemente da dove il prodotto sia stato acquistato (che sia lo stesso negozio, un altro store o il sito). Di conseguenza, il cliente va sempre informato chiaramente in fase di acquisto e pagamento. Si fa notare come tale informazione sia scritta anche sullo scontrino.
Il rimborso in denaro è possibile solo per gli acquisti effettuati online su manebi.com, seguendo la procedura indicata sul sito.
Sono rarissimi i casi in cui si può valutare un rimborso in store, ma solo dopo autorizzazione del team centrale:
- scarpa difettosa e non sostituibile;
- articolo pagato in negozio ma spedito dal magazzino e arrivato con forte ritardo;
- atri casi , sempre da sottoporre prima al team centrale.
In tutti questi casi, non si procede autonomamente e in ogni caso si deve sempre cercare di fare optare il cliente per una sostituzione, con cortesia ma decisione.
Nel caso il rimborso sia autorizzato, occorre seguire le procedure come di seguito:
- pagamento in contanti → reso su Shopify + rimborso in contanti;
- pagamento con SumUp → reso su Shopify + rimborso diretto su app SumUp;
- pagamento elettronico → reso su Shopify + rimborso tramite bonifico (gestito dall'amministrazione centrale, previa raccolta dati).
Ogni rimborso effettuato deve essere inserito nel report di fine mese.
Diversamente, il cambio merce in store è possibile, ma solo se sono rispettate tutte le seguenti condizioni:
- l’articolo è stato acquistato nello stesso Paese (es. da store in Italia a store in Italia);
- è stato acquistato sul sito Manebì e il cambio avviene in un negozio italiano;
- l'articolo non è mai stato indossato (se non per prova);
- è pari al nuovo;
- è presente il packaging minimo: shopper, sacchettino, dust bag;
- è accompagnato dallo scontrino (o, se registrato il cliente, si recupera via sistema);
Le motivazioni possono essere: taglia errata, cambio gusto, difetto, ecc. Il cambio deve avvenire a parità prezzo: se l’articolo scelto costa di più, il cliente paga la differenza.
In merito alle tempistiche:
- per gli acquisti online: cambio entro 14 giorni dalla ricezione;
- per gli acquisti in store: generalmente le pratiche commerciali prevedono un diritto di sostituzione entro 2 mesi, salvo difetti di conformità (in certi casi fino a 2 anni). In ogni caso, l’articolo deve essere e valutato con attenzione.
In caso di dubbi, si prega di contattare il team centrale e/o invitare il cliente a contattare support@manebigroup.com, in merito a articoli acquistati online. Questo non solo protegge il tuo lavoro, ma evita tensioni inutili e garantisce un clima sereno in store, anche davanti ad altri clienti.
Gli articoli ricevuti in negozio a seguito di un cambio merce da ordine online possono essere rimessi in vendita, se coerenti con il merchandising dello store; alternativamente, vanno resi a Sinergia alla prima occasione utile, previo coordinamento con il team centrale.
Ogni procedura che applichiamo non è un ostacolo, ma un alleato per lavorare meglio. La chiarezza delle regole protegge il cliente, ma ancora prima tutela voi e il lavoro che fate ogni giorno con cura e passione.
Questa è una responsabilità condivisa, da vivere non con rigidità, ma con professionalità. Con l’atteggiamento giusto, anche la gestione dei resi può diventare un momento in cui confermiamo la qualità del nostro servizio e la forza del nostro team.
Articoli difettosi: occhio, esperienza, responsabilità
Nella gestione quotidiana del negozio, non si tratta solo di vendere prodotti: si tratta di garantire qualità e proteggere la reputazione del brand che rappresentiamo. Ed è proprio per questo che diventa fondamentale saper riconoscere tempestivamente un articolo difettoso e gestirlo secondo regole precise e condivise.
Non vi viene richiesto di controllare ogni singolo pezzo in fase di ricezione merce — non siete un centro di controllo qualità — ma durante la normale attività in store, possono emergere articoli con problemi. In quel momento, tocca a voi accendere l’attenzione, agire con spirito critico e prontezza.
È obbligatorio comunicare al team centrale qualsiasi anomalia rilevata, allegando foto chiare e complete, per permettere una gestione corretta e rapida.
Quali sono le casistiche:
- difetto lieve, vendibilità possibile: il difetto non impedisce la vendita e l'articolo viene mantenuto in negozio. Il team centrale autorizza una % di sconto, da applicare a fronte dell’accettazione del difetto da parte del cliente;
- difetto sostanziale, vendibilità difficile: la vendita in negozio è compromessa e l’articolo va tenuto da parte per la Sample Sale fisica (sconti minimi del 50%). Alla prima occasione utile, l'articolo va reso a Sinergia, con chiara dicitura “Merce per Sample Sale 2025”;
- difetto grave, vendita impossibile. in questo caso si aprono due opzioni, a seconda della valutazione del team centrale e dell’articolo coinvolto: reso a Sinergia, per eventuale rientro al fornitore (sostituzione, riparazione o rimborso) oppure dismissione in loco seguendo le indicazioni ricevute.
Per gli articoli della linea ready-to-wear, anche se presentano difetti rilevanti, va sempre prima considerata una riparazione locale prima di attivare un reso a Sinergia.
Se avete anche solo un dubbio minimo, non tentate interpretazioni personali. Contattate subito il team centrale. Non si tratta solo di non sbagliare, ma di agire con lucidità e responsabilità. Ogni articolo reso a Sinergia per difetto deve essere comunicato tempestivamente al team centrale per aggiornare correttamente il magazzino virtuale su Shopify POS. Lo stesso vale per la merce inviata alla Sample Sale.
Sapere riconoscere un difetto è anche frutto dell’esperienza, dell’occhio allenato, della cura per i dettagli. Ma ancora più importante è il senso di squadra: se c’è incertezza, chiedi supporto, non improvvisare. Il nostro obiettivo comune è tutelare il cliente, il prodotto, il marchio, e soprattutto il lavoro di ciascuno di noi.
Materiali di vendita e di marketing: ogni dettaglio parla di noi, ogni gesto costruisce il brand
Nel nostro lavoro, nulla è “solo una busta” o “solo un nastro”: ogni elemento che accompagna la vendita è parte integrante dell’esperienza del cliente e del valore che vogliamo trasmettere.
Per questo motivo, l’utilizzo corretto e puntuale dei materiali di packaging e branding non è facoltativo, ma obbligatorio. È un gesto quotidiano che parla della nostra identità e che deve essere eseguito con cura, precisione e coerenza in ogni store.
Vi sono materiali packaging:
- shopper;
- buste in lino spalmato per il beachwear;
- buste e sacchettini porta scontrini / braccialetti / charms;
- carta velina logata;
- sticker chiudi pacco;
- nastro logato
Vi sono materiali materiali di marketing:
- flyer;
- eventuali gift;
- biglietti da visita.
Ogni addetto vendita è tenuto a seguire alla lettera le indicazioni ricevute dal team centrale, in particolare per:
- modalità d’uso dei materiali;
- modalità di presentazione;
- dettagli apparentemente minimi (ad esempio: , posizionamento dello sticker chiudi pacco, ecc.).
Ogni istruzione va rispettata senza interpretazioni personali: l’uniformità nell’utilizzo di questi materiali è parte essenziale del nostro modo di fare branding.
Essendo materiali non tracciati in Shopify POS, spetta a ciascun membro del team tenere sotto controllo le scorte in negozio, segnalare tempestivamente al team centrale l’avvicinarsi di una soglia critica ed evitare in ogni modo di restare senza, specialmente durante periodi di alto flusso.
La mancanza di questi materiali, oltre a creare disservizi pratici, intacca l’esperienza del cliente e l’immagine che vogliamo trasmettere.
Ogni pacchetto consegnato, ogni biglietto inserito, ogni singolo sticker applicato comunica attenzione, coerenza e rispetto per il brand. Ed è proprio nei piccoli gesti che si distingue un team eccellente da uno qualunque.
Danni al negozio. Il negozio non è solo uno spazio: è casa nostra. E va rispettato.
Ogni negozio Manebì è lo spazio in cui ogni giorno accogliamo clienti, esprimiamo il valore del brand e condividiamo la nostra passione. È quindi fondamentale che ciascun membro del team lo tratti con rispetto e responsabilità, come se fosse un’estensione del proprio lavoro — perché lo è.
Qualsiasi danno arrecato agli spazi, agli arredi o a qualsiasi struttura del punto vendita, se causato da un dipendente, comporterà un richiamo formale e un'ammenda economica pari al valore del danno stesso. Il costo verrà direttamente imputato al responsabile. Non è una minaccia, ma una regola chiara: ognuno deve agire con consapevolezza, premura e attenzione. Non si tratta solo di evitare un gesto sbagliato, ma anche di prevenire conseguenze che possono derivare da atteggiamenti frettolosi, poco curanti o superficiali.
È inoltre responsabilità di ogni addetto avvisare tempestivamente il proprio team di riferimento qualora si notino situazioni di deterioramento, malfunzionamenti o segnali di potenziale pericolo all'interno del negozio. Una mensola instabile, una parete danneggiata, una zona a rischio per clienti o colleghi: ogni segnalazione tempestiva può evitare un danno maggiore, un rischio per la sicurezza o un’interruzione del servizio.
Non siamo soli in questo: siamo una squadra. E come tale dobbiamo muoverci in modo coordinato, prendendoci cura dello spazio in cui lavoriamo ogni giorno. Mantenere integro, pulito e ordinato il negozio non è un compito secondario. È parte del nostro modo di rappresentare Manebì nel mondo.
Chi rispetta lo spazio in cui lavora, dimostra rispetto per il proprio ruolo, per il cliente e per ogni persona del team. La cura è parte della nostra eccellenza.
Pulizie: un ambiente curato è il primo messaggio che diamo al cliente. E dice tutto su di noi.
Accogliere il cliente in un negozio ordinato, pulito e curato nei minimi dettagli è il primo passo per trasmettere il valore del brand, il rispetto per il nostro lavoro e la professionalità che vogliamo incarnare. Per questo motivo, ogni punto vendita Manebì deve trovarsi in condizioni costanti di ordine e pulizia, senza eccezioni.
Questo standard riguarda tutti gli spazi del negozio, nessuno escluso, e include anche l’immagine personale di chi vi lavora. L’ordine del display (scarpe allineate, appendini distanziati correttamente, espositori coerenti con le indicazioni ricevute) deve essere sempre mantenuto e ripristinato nel corso della giornata.
La pulizia non è un'attività relegata soltanto ai momenti di apertura o chiusura: va considerata parte integrante della gestione del punto vendita. Ogni volta che il negozio è privo di clienti, che non ci sono riassortimenti in corso e che non si è impegnati in task specifici richiesti dal team centrale, quel tempo deve essere dedicato alla pulizia. Nessuno deve "aspettare": ognuno agisce.
A titolo esemplificativo (e non esaustivo), rientrano nelle attività ordinarie:
- spolverare mensole e ripiani;
- pulire i vetri di specchi e vetrine;
- pulire i cristalli delle teche;
- spazzare o lavare i pavimenti;
- sistemare tende dei camerini;
- pulire interni di ripiani e cassetti;
- tenere in ordine e pulito il magazzino;
- curare, ove possibile, anche l’area esterna adiacente all’ingresso;
- smaltire con prontezza scatole, cartoni e polybags.
La pulizia più approfondita andrà sempre organizzata al termine della giornata o prima dell'apertura del negozio, a porte chiuse.
Non vi chiediamo di trasformarvi in perfetti domestici — anche perché, se tutto va come deve, sarete impegnati a vendere. Ma il negozio è la vostra seconda casa, specialmente nei mesi intensi dell’estate, e deve essere trattato con la stessa cura, attenzione e rispetto che dedichereste a uno spazio personale.
Aree di vendita e aree riservate al personale: vietato l'accesso ai non addetti
Uno store ordinato, efficiente e professionale è frutto di equilibrio e organizzazione. Parte di questa organizzazione consiste nel mantenere una netta separazione tra l’area di vendita, visibile e accessibile ai clienti, e le aree riservate esclusivamente al personale, ovvero il magazzino, il retro cassa e tutti gli spazi interni di servizio.
È fondamentale che queste regole siano rispettate da tutti, in ogni momento della giornata. Nessuna eccezione, nessun compromesso.
Si richiede pertanto massima attenzione ai seguenti punti:
- la porta del magazzino e/o l’ingresso all’area di stoccaggio deve rimanere sempre rigorosamente chiusa. è essenziale che il contenuto del magazzino non sia n alcun modo visibile al cliente;
- il magazzino stesso, come già sottolineato in precedenti indicazioni, deve essere pulito e ordinato in ogni momento, anche per permettere un lavoro più fluido e professionale al personale di vendita;
- il retro cassa, spazio operativo per materiali come shopper, carta velina, nastro adesivo o cancelleria, deve mantenersi ordinato, organizzato e visivamente pulito, poiché spesso visibile al cliente. fili scoperti o cavi non raccolti devono essere sistemati adeguatamente, anche per motivi legati alla sicurezza sul lavoro;
- tutti gli spazi interni, inclusi i locali di servizio e i bagni, devono essere mantenuti in condizioni igieniche e dignitose. anche se non destinati ufficialmente all’uso dei clienti, non possiamo escludere che vengano richieste eccezionali. e in quel caso, dobbiamo farci trovare pronti.
Qualsiasi infrazione a queste disposizioni, se non previamente comunicata e giustificata, comporterà un richiamo formale al dipendente coinvolto. L’attenzione a questi aspetti non è un dettaglio: è un requisito fondamentale di professionalità.
Uno store Manebì funziona quando c’è rispetto dei ruoli, degli spazi e delle regole. È così che si lavora bene. È così che si lavora insieme.